Coltivare il dubbio fa bene alla libertà
Il film "The Millionaire" di Danny Boyle ha vinto ben 8 Oscar l'altra sera. Io non l'ho visto e non entro nel merito della qualità del film, in verità non è quello di cui vorrei parlarvi.
Ma vorrei parlarvi del grossolano errore di traduzione di una frase del film da quel che so abbastanza significativa.
Ad un certo punto del film i due bambini protagonisti vedono la madre assassinata insieme a molta altra gente da un orda violenta di uomini armati. Una voce fuori campo grida: "Aiuto, sono musulmani, scappiamo."! E voi direte: eh bhe che c'è di strano, ci siamo abituati.
Peccato che la frase originale del film dicesse invece "They are muslims, get them" ovvero "Sono musulmani, prendeteli!". Questo intende senza ombra di dubbio che chi aggredisce non è musulmano (i musulmani infatti scappano) ma bensì sono integralisti indù.
Daltronde è lo stesso regista Danny Boyle che in un intervista spiega che le violenze e i disordini mostrati sono provocati da nazionalisti indù di destra che quindi volevano catturare i protagonisti perché musulmani.
Ora mi chiedo come è possibile fare un errore così grossolano e mi meraviglio molto che sia la Lucky Red ad aver distribuito la pellicola e ad aver commesso questo errore. Perfortuna ha già dichiarato che le copie per il cinema saranno corrette e all'uscita in dvd l'errore non sarà presente. Anche se nessuna lettera di scuse è arrivata alla comunità islamica.
Vi racconto questo per vari motivi.
Il primo è senz'altro che questo errore rappresenta il qualunquismo con cui moltissimi italiani affrontano il proprio lavoro e purtroppo lo viviamo molto spesso anche sulla nostra pelle. Io continuo a dire che se ognuno fosse responsabile di se stesso e facesse del proprio meglio invece di buttarla li alla "come viene viene" le cose andrebbero meglio.
Il secondo è la qualità dell'adattamento del doppiaggio italiano che secondo me fa davvero PENA. Una piccola esperienza me la sono fatta a forza di leggere castronerie nelle traduzioni dei dialoghi di anime giapponesi. Ma anche in altri film non animati l'adattamento ai dialoghi degli italiani fa davvero schifo. Provate a prendere uno dei vostri film preferiti e guardarlo in lingua originale magari con sottotitoli in italiano. Non sempre funziona perchè dipende da come hanno fatto i sottotitoli, ma se quei sottotitoli sono la "mera" traduzione dell'inglese... avrete delle sorprese non indifferenti.
Io continuo a chiedermi per quale motivo se in lingua originale è bianco, in italiano diventa nero. O come in questo caso se sono estremisti indù, diventano estremisti musulmani.
La fedeltà verso l'opera dove sta? Perchè l'adattatore ai dialoghi si sente in diritto di cambiare ciò che il regista o lo sceneggiatore hanno prodotto?
Questo credo ci faccia anche capire quanto siamo "schiavi" nella nostra ignoranza. Quanti sono gli italiani che conoscono bene l'inglese tanto da poter fruire di un film in lingua originale? Pochi e purtroppo neanche io sono tra quelli anche se me la cavo a leggere i sottotitoli inglesi! -_-
Se poi il film è addirittura in altre lingue diverse dall'inglese la cosa si complica ulteriormente.
Ma come sempre noi italiani lasciamo che siano gli altri a interpretare per noi e a dirci cosa pensare. Siamo abituati a delegare a terzi cose che riguardano noi che sia la cura dei bambini e degli anziani fino alla comprensione di un film!!!
Il terzo è capire quanto è radicata in noi la convinzione che i musulmani sempre e comunque sono i cattivi della situazione. Molti potrebbero rispondermi che a ragione la si pensa così. Davvero? Ne siamo così sicuri? Siamo così sicuri che i media ci danno tutti i mezzi necessari per farci liberamente una nostra opinione?
Una cosa io ne deduco da tutto ciò... impariamo a coltivare il DUBBIO e la curiosità!
Vi lascio un paio di post da leggere davvero molto interessanti sull'analisi di questo errore di traduzione così grossolano.
SOUL FOOD - Lost in translation
SOUL FOOD - Nel dubbio, Osama
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E miracolosamente non
ho smesso di sognare
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Vedessi solo il sole
(Elisa - "Qualcosa Che Non C'è")
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