Il mio Blog:
appunti di vita quotidiana!



E miracolosamente non
ho smesso di sognare
E miracolosamente non
riesco a non sperare
E se c'è un segreto è
fare tutto come se
Vedessi solo il sole
(Elisa - "Qualcosa Che Non C'è")



3 agosto 2008

Tibet: il genocidio di un popolo!

Tibet Libero e Giochi Olimpici
Proprio nella settimana di apertura dei Giochi Olimpici 2008 che si terranno a Pechino vorrei affrontare il dramma che da decenni vive il Tibet occupato dalla Cina.


LA STORIA
Il Tibet, con la sua storia di oltre 2000 anni è da sempre stato un paese indipendente. Nel 1914, un Patto della Pace venne firmato tra la Britania, Cina e Tibet dove era evidenziato il riconoscimento del Tibet come una nazione indipendente. Ma questo non evitò che il Tibet fosse invaso dalla Cina e che nessuno nel mondo ieri come oggi muovesse un dito in difesa di un popolo massacrato e oppresso.

Cartina del Tibet

Il 7 Ottobre 1950 l’esercito della Repubblica Popolare Cinese, allora comandata da Mao Zedong, invase il Tibet rivendicandolo come provincia cinese e al fine di “liberarlo” dall’oppressione dei monaci.

Cominciò così una dura persecuzione e discriminazione razziale per tutti i tibetani che da sempre combattono la loro lotta senza violenza. Le persone vengono tutt’oggi incarcerate, picchiate, torturate senza distinzione di età e sesso, anche i bambini vengono imprigionati. Nessuno può esprimere la propria opinione sul Tibet libero dall’oppressione cinese senza finire in carcere. Dal 1950 ad oggi si contano più di un milione di vittime per la dura oppressione cinese.

Dalai LamaIl Dalai Lama tentò una pacifica convivenza ma la continua repressione sfociò in una resistenza popolare. L’Esercito di Liberazione Popolare stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre del 1959, nel solo Tibet centrale, più di 87.000 civili.

Il 17 Marzo 1959 il Dalai Lama fu costretto a fuggire in esilio in India per non essere ucciso e sancire definitivamente la sconfitta di un’intera popolazione. Da anni il Dalai Lama gira il mondo per perorare la causa per un Tibet Libero e da anni professa la non violenza anche quando il suo popolo viene massacrato nelle strade. Ancora oggi per la Cina il Dalai Lama è un fuorilegge e non vi è possibilità di farlo tornare incolume dal suo popolo.

La Cina ha fatto in modo che un intero popolo piano piano scomparisse dalla faccia della Terra. La cultura e la tradizione nonché la lingua e la religione tibetana sono state messe al bando e rase al suolo. L’Altopiano è stato invaso da milioni di cinesi che hanno preso possesso dei territori e si è dato vita a uno sfruttamento selvaggio del territorio con disboscamenti e sfruttamento delle risorse ambientali.

Dominio cinese in Tibet
L’occupazione cinese presenta tutte le caratteristiche del dominio coloniale:
- Oltre 1.000.000 Tibetani sono morti a causa dell’occupazione.
- Il 90% del patrimonio artistico e architettonico tibetano, inclusi circa seimila monumenti tra templi, monasteri e stupa, è stato distrutto.
- La Cina ha depredato il Tibet delle sue enormi ricchezze naturali. Lo scarico dei rifiuti nucleari e la massiccia deforestazione hanno danneggiato in modo irreversibile l’ambiente e il fragile ecosistema del paese.
- In Tibet sono di stanza 500.000 soldati della Repubblica Popolare.
- Il massiccio afflusso di immigrati cinesi sta minacciando la sopravvivenza dell’identità tibetana e ha ridotto la popolazione autoctona a una minoranza all’interno del proprio paese. Mentre prosegue la pratica della sterilizzazione e degli aborti forzati delle donne tibetane, la sistematica politica di discriminazione attuata dalle autorità cinesi ha emarginato la popolazione tibetana in tutti i settori, da quello scolastico a quello religioso e lavorativo.
- Lo sviluppo economico in atto in Tibet arreca benefici quasi esclusivamente ai coloni cinesi e non ai Tibetani.
(Fonte: Associazione Italiana-Tibet)

La violazione dei Diritti Umani
Nel 1959, 1961 e 1965, le Nazioni Unite approvarono tre risoluzioni a favore del Tibet in cui si esprimeva preoccupazione circa la violazione dei diritti umani e si chiedeva "la cessazione di tutto ciò che priva il popolo tibetano dei suoi fondamentali diritti umani e delle libertà, incluso il diritto all'autodeterminazione". A partire dal 1986, numerose risoluzioni del Congresso degli Stati Uniti, del Parlamento Europeo e di molti parlamenti nazionali hanno deplorato la situazione esistente in Tibet e all'interno della stessa Cina ed esortato il governo cinese al rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche. Malgrado gli incessanti appelli della comunita internazionale:
- Il diritto del popolo tibetano alla libertà di parola è sistematicamente violato.
- Miglialia di tibetani sono tuttora impriogionati, torturati e condannati senza processo. Le condizioni carcerarie sono disumane.
- Le donne tibetane sono costrette a subire involontariamente la sterilizzazione e l'aborto.
- I tibetani sono perseguitati per il loro credo religioso.
- Monaci e monache sono costretti a sottostare a sessioni di rieducazione patriottica, a denunciare il Dalai Lama e a dichiarare obbedienza al Partito comunista.
(Fonte: Associazione Italiana-Tibet)

Sostegno internazionale
Nel corso degli anni il problema tibetano è stato oggetto di una crescente attenzione da parte della comunità internazionale. Il Dalai Lama è stato insignito, nel 1989, del Premio Nobel per la Pace ed è stato ricevuto da molti capi di stato. In diversi paesi si sono costituiti gruppi interparlamentari a favore del Tibet, e in 60 paesi, sono attivi oltre 100 gruppi di sostegno. Gli Stati Uniti, l'Austria, l'Australia e l'Unione Europea a più riprese hanno inviato in Tibet delegazioni parlamentari d'inchiesta. In Italia è nato, nel maggio 2002, l'Intergruppo Parlamentare Italia-Tibet che, all'indomani della sua costituzione, ha presentato una risoluzione sul Tibet approvata a larga maggioranza il 9 ottobre 2002.
(Fonte: Associazione Italiana-Tibet)


DIRITTO DI ESISTERE DEL TIBET
Un genocidio che da decenni ormai viene perpetrato sotto gli occhi di tutti ma per cui nessuno fa assolutamente nulla. Chissà come mai nessuno ritiene che in Tibet bisogni “esportare la democrazia” vista la pesante dittatura che opprime un intero popolo che come ogni altro ha DIRITTO DI ESISTERE. Evidentemente il Tibet e il suo popolo hanno poco da “offrire” al resto del mondo e dunque possono morire senza troppi problemi.

La sofferenza, l’indignazione di fronte ad atti di questo tipo mi fa stare davvero male e tutta la situazione mi preoccupa fortemente. In Italia, come in molte altre parti del mondo, si è pronti a fare la guerra all’immigrato per difendere le proprie tradizioni (cosa centra poi non si sa) eppure si lascia che un intero popolo venga massacrato e scompaia senza che questo creai troppo problemi ai chi ci governa di volta in volta. Cosa impedirà ad altre potenze un domani di fare a noi quello che si sta perpetrando ai danni del popolo Tibetano?

Tra quanti anni i cosidetti Paesi civili chiederanno scusa per non aver mosso un dito per aiutare il popolo tibetano? A che prezzo per l'umanità tutta? In compenso avremo un nuovo giorno della memoria da celebrare. Fino a quando l'umanità non finirà di dover celebrare i giorni della memoria vorrà dire che l'uomo non si sarà mai avoluto da quell'individo assetato di potere e soldi che da sempre è.


I GIOCHI OLIMPICI 2008
Come se tutto ciò non bastasse, questo anno alla Cina sono stati concessi i Giochi Olimpici che da sempre rappresentano pace, uguaglianza e spirito di solidarietà.
Personalmente lo trovo SCANDALOSO. Non è possibile dare i giochi olimpici a un Paese che non rispetta i più elementari diritti umani e civili di un intero popolo.

Gli accordi per concedere i Giochi alla Cina erano quelli di un miglioramento dei diritti umani e di una libera circolazione della stampa internazionale. Ma ne l'uno ne l'altro impegno sono stati rispettati. I diritti umani continuano a essere calpestati e anche quello di libera circolazione della stampa. A riprova, il divieto di far partecipare i giornalisti all'arrivo della fiaccola olimpica a Lhasa, solo un manipolo di giornalisti selezionati dal governo cinese ha potuto partecipare sotto il vigile controllo di funzionari e poliziotti.
Tra i giornalisti NON ammessi all'evento anche i giornalisti italiani e ovviamente sia il CONI che il nostro governo italiano non hanno proferito parola in merito.

Questi Giochi sono dunque una farsa per ogni popolo che si definisce civile, sono l'ennesima riprova del potere che la Cina vuole dimostrare di avere verso il mondo intero. E tutti chianano la testa!

I Giochi saranno quantomai blindati e non certo per motivi di sicurezza. Uno scempio per un evento sportivo così moralmente importante e rappresentativo, lasciato in mano di una nazione che perpreta uno sterminio di massa e rappresentano tutta la violenza di una nazione che di civile ha ben poco.

Non sono convinta che il boicottaggio dei Giochi serva a qualcosa, non dovevano proprio concedere i Giochi Olimpici alla Cina. Non sarà sicuramente un piacere guardare le olimpiadi questo anno.

Spero che in un modo o nell’altro queste Olimpiadi si portino per sempre dietro il ricordo del POPOLO TIBETANO OPPRESSO e di un GENOCIDIO SILENZIOSO di cui nessuno parla per non inimicarsi la Cina che è ormai il maggiore mercato economico mondiale.

Chiunque volesse sostenere il Tibet anche solo moralmente può esporre nei propri siti e blog, nonché alle proprie finestre la bandiera del Tibet.


LA BANDIERA TIBETANA

Bandiera del Tibet


La bandiera del Tibet è stata introdotta nel 1912 dal XIII Dalai Lama Thubden Gyatso 1876-1933, rappresenta l'unione delle bandiere militari di alcune province. È stata utilizzata come bandiera militare del Tibet fino al 1950, anno in cui è stata dichiarata illegale dal governo cinese e sostituita con la bandiera della Cina.

Attualmente la bandiera tibetana è utilizzata del governo tibetano in esilio con sede a Dharamsala (India), ed è bandita in territorio cinese perché considerata simbolo di separatismo. Chiunque venga trovato in possesso della bandiera finisce in carcere se non peggio. E' dunque un simbolo di lotta pacifica!

La bandiera ha al suo interno dei simboli ben precisi:

  • Al centro c'è una magnifica montagna di neve, che rappresenta la grande nazione Tibetana, famosa come la Terra Circondata dalle Montagne innevate.

  • I sei raggi di luce rossa che si espandono nel cielo blu scuro rappresentano i primi antenati del popolo tibetano: le sei tribù chiamate Se, Mu, Dong, Tong, Dru, e Ra, che, a turno hanno dato origine a dodici discendenze. L'alternanza dei sei raggi rossi, ossia le tribù, e dei sei raggi blu, ossia il cielo, simboleggiano la continua ricerca della retta condotta morale necessaria per mantenere e proteggere la legge spirituale e la legge temporale sancita dalle due divinito' tutelari, una rossa e una nera, che hanno protetto il Tibet nel corso dei tempi.

  • Sul picco della montagna innevata, il sole, con i suoi raggi che si espandono in tutte le direzioni, rappresenta l'eguale godimento della libertà spirituale e materiale, e la prosperità da parte di tutti i cittadini Tibetani.

  • Sui fianchi della montagna c'è una coppia di intrepidi leoni di montagna, il cui coraggio è suggerito dalle cinque sporgenze sulla sommità della loro testa, che rappresentano il totale successo grazie all'unità spirituale e secolare della nazione.

  • Il bellissimo gioiello radioso di tre colori sopra i leoni rappresenta la continua reverenza da parte del popolo Tibetano per le Tre Preziose Gemme, l'oggetto del rifugio: il Buddha, il Dharma, il Shanga.

  • Il mulinello della gioia sorretto dai leoni, simboleggia l'osservanza della dirittura morale attraverso l'autodisciplina, rappresentata principalmente dalla pratica dei dieci precetti divini di virtù e dalle sedici regole di condotta della vita laica.

  • Il bordo giallo simboleggia il fiorire e lo sviluppo degli insegnamenti del Buddha, che sono paragonabili all'oro purissimo, attraverso spazio e tempo senza limiti.

  • Infine, il bordo giallo mancante nella parte laterale a destra indica che chiunque volesse consocere l'insegnamento o la filosofia piena di saggezza, è benvenutissimo.
(Fonte: Associazione Italia-Tibet)


LINKS UTILI
Per chi volesse saperne di più sul Tibet e sul Tibet Libero si può fare un giro in questi siti:

The Office of His Holiness the Dalai Lama - Il sito del Dalai Lama

Tibet Libero - Un sito italiano che sostiene la causa del Tibet Libero e dove trovate molti articoli sui fatti di cronaca che costantemente accadono in Tibet e nel mondo legati alla liberazione del popolo tibetano

Tibet - Un bellissimo sito in italiano che ripercorre la storia del Tibet, i suoi usi e costume, la religione e tutto ciò che volete conoscere del Tibet.

Associazione Culturale Tibetana - L'associazione Culturale Tibetana è un'associazione che promuove e preserva la cultura Tibetana, non solo per la nuova generazione del Tibet ma anche per tutti coloro che hanno in cuore la causa Tibetana. L'organizzazione è assolutamente senza scopo di lucro ed è intenzionata ad aiutare i tibetani bisognosi esiliati in India e Nepal. Aiutiamo soprattutto i bambini tibetani, essendo loro che porteranno in avanti la cultura millenaria.

Associazione Italiana-Tibet - L'Associazione Italia-Tibet è un'organizzazione indipendente senza scopo di lucro che si propone di sostenere il lavoro del Dalai Lama e del suo governo in esilio, affinché al popolo tibetano venga riconosciuto il diritto all'autodeterminazione e siano garantite le fondamentali libertà civili.


Vi consiglio inoltre la visione del film "Kundun" di Martin Scorzese del 1997 che rappresenta molto bene ciò che è stata la storia e l'inizio dell'oppressione del popolo tibetano da parte della Cina. Un film delicatissimo, una stupenda regia e fotografia e una storia che non può non far rifletere.


Questo post è stato scritto usando come fonti i dati presenti nei siti sopra elencati. Grazie a Wonderland per il bannerino delle Olimpiadi.